COME PROGETTIAMO

"Le docenti hanno il compito e la responsabilità 
della progettazione e della attuazione 
del processo di insegnamento e di apprendimento."
(Regola l’Autonomia,  D.P.R. 275/99, art 16)


Ogni anno il Collegio Docenti elabora un dettagliato PROGETTO EDUCATIVO/DIDATTICO  che si basa su una tematica specifica, sulla quale si articolano tutte le attività annuali per i bambini. 

Il progetto educativo/didattico annuale viene integrato con il PROGETTO DI I.R.C. che le insegnanti attuano seguendo periodicamente le indicazioni metodologiche dell' ADASM- FISM della Diocesi di Bergamo. 


Per realizzare questi due progetti, il collegio docenti si ritrova con cadenza mensile o bimestrale per progettare le attività che articolano ogni unità di apprendimento (UA), individuando:

i bisogni formativi 

gli obiettivi e traguardi  da raggiungere 

gli argomenti da trattare 

le attività da svolgere

i tempi di attuazione 

le modalità di verifica.

Le UA sono presentate ai genitori durante l’anno scolastico, in itinere, nelle assemblee di sezione. I risultati conseguiti e le competenze acquisite sono condivise con i genitori nei colloqui individuali  e documentate in apposite griglie di valutazione, al termine di ogni anno scolastico. Solo al termine dell’anno scolastico la progettazione è completa in tutte le sue parti, compresa la valutazione del lavoro svolto e la raccolta della documentazione Il gruppo delle Docenti, sulla base dei traguardi ministeriali relativi ai vari campi di esperienza, individua anche i traguardi, suddivisi per fasce d’età

due - tre - quattro- cinque anni.





Al termine del percorso triennale della scuola dell’infanzia è ragionevole attendersi che ogni bambino abbia  sviluppato alcune competenze  di base che strutturano la sua crescita personale. 

                                                                                  (da Indicazioni Nazionali per il curricolo 2012)

 Il bambino

1. Riconosce ed esprime le proprie emozioni, è consapevole di desideri e paure, avverte gli stati d’animo propri e altrui.

2. Ha un positivo rapporto con la propria corporeità, ha maturato una sufficiente fiducia in sé, è progressivamente consapevole delle proprie risorse e dei propri limiti, quando occorre sa chiedere aiuto.

3. Manifesta curiosità e voglia di sperimentare, interagisce con le cose, l’ambiente e le persone, percependone le reazioni e i cambiamenti.

4. Condivide esperienze e giochi, utilizza materiali e risorse comuni, affronta gradualmente i conflitti e ha iniziato a riconoscere le regole del comportamento nei contesti privati e pubblici.

5. Ha sviluppato l’attitudine a porre e porsi domande di senso su questioni etiche e morali.

6. Coglie diversi punti di vista, riflette e negozia significati, utilizza gli errori come fonte di conoscenza.

7. Sa raccontare, narrare, descrivere situazioni ed esperienze vissute, comunica e si esprime con una pluralità di linguaggi, utilizza con sempre maggiore proprietà la lingua italiana.

8. Padroneggia le prime abilità di tipo logico, inizia ad interiorizzare le coordinate spazio-temporali e ad orientarsi nel mondo dei simboli, delle rappresentazioni, dei media, delle tecnologie.

9. Rileva le caratteristiche principali di eventi, oggetti, situazioni, formula ipotesi ricerca soluzioni a situazioni problematiche di vita quotidiana.

10. E’ attento alle consegne, si appassiona, porta a termine il lavoro, diventa consapevole dei processi realizzati e li documenta.

11. Si esprime in modo personale, con creatività e partecipazione, è sensibile alla pluralità di culture, lingue, esperienze.